lunedì 1 ottobre 2012


San Michele Arcangelo a San Nicola dell’Alto (Kr)


La festa di San Michele Arcangelo a San Nicola dell’Alto (Kr), si svolge ogni prima domenica di maggio, eccetto quando in questa data ricorre la festa del primo maggio (festa dei lavoratori), che fa rinviare i festeggiamenti alla seconda domenica del mese.
La festa è preceduta da un periodo di novena che viene celebrata nella chiesa di San Michele ubicata sull’omonimo monte posto nella parte sudorientale del paese. Un'antica tradizione, tuttora viva, vuole che i fedeli che hanno ricevuto una grazia si rechino alla messa di novena risalendo il monte a piedi scalzi.

I festeggiamenti iniziano con il giro per le vie del paese della banda musicale e degli zampognari, a cui segue la messa sul monte. Alla messa segue il pellegrinaggio di discesa, durante il quale l’effige del Santo, portata a spalle dai fedeli, viene portata giù in paese. Alla fine della processione la statua viene riposta nella chiesa madre, dalla quale uscirà la mattina successiva per la processione nella restante parte del paese.
La sera del lunedì la festa si conclude con il pellegrinaggio di salita che si tiene dopo il tramonto. Il Santo sempre trasportato a spalle dai fedeli e accompagnato da una suggestiva fiaccolata viene ricondotto sul monte dove verrà riposto in attesa dell’anno successivo.
Nel corso delle processioni  la gente mette ai balconi le coperte più belle (in genere ricamate) e, in segno di grazia ricevuta, offre al santo il tipico “mostacciuolo” la cui forma riproduce spesso l’oggetto della grazia.





Da qualche anno, anche il 29 settembre, giorno in cui ricorre la festa dei tre arcangeli, si svolge una piccola processione in cima al monte. Recentemente il nuovo parroco ha voluto inserire nella cerimonia un nuovo segno, ossia la consegna al Santo ai piedi del monte (dove inizia l’abitato) della chiave del paese da parte del sindaco.

Anticamente, per la festa,
le attività lavorative erano sospese e la piazza si riempiva lentamente di contadini, minatori ed artigiani con l’abito della festa, la camicia bianca ed il cappello in testa. La gente saliva sul monte dove veniva celebrata la messa e, subito dopo, la statua, adornata di catenelle d’oro, di numerosi altri ex-voto e di nastri, veniva preparata per il trasporto in processione. Alcuni zampognari, con i loro strumenti, annunziavano l’approssimarsi della processione. La processione percorreva sistematicamente ogni via del paese, perché ogni famiglia per dare la sua offerta esigeva che il Santo passasse davanti alla propria casa. C’era poi chi aveva fatto un voto particolare e chiedeva che la statua sostasse su un altarino, predisposto davanti alla porta di casa. Qui la banda suonava un’allegra nenia, il parroco recitava una preghiera e la processione riprendeva il suo cammino. Attorno alle due pomeridiane la processione giungeva nella chiesa madre, in paese, e terminava così la prima fase che veniva ripresa il giorno seguente in modo da completare il giro di tutte le vie del borgo. La gente tornava a casa a pranzare con i parenti venuti dai paesi vicini e spesso a tavola c’era anche un musicante o uno zampognaro.
Era  consuetudine, durante la festa patronale in onore a S.Michele Arcangelo, divertirsi con una serie di giochi: il gioco delle pignatte, il gioco del gallo, l’albero della cuccagna e ballare la danza della "scioca" che assumeva forme diverse secondo le circostanze liete o infauste. 

Gli anni seguenti alcune usanze cambiarono….era l’alba di una nuova generazione.










Foto e info:

Gruppo fb "San Michele Arcangelo a San Nicola dell'Alto"

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