La Varia di Palmi (Rc)
"Li bellizzi su a lu Scigghju, janchi e russi a la Bagnara, li
forzuti sunnu a Parmi chi si 'mbuttanu la Vara" («Le bellezze sono a Scilla,
bianchi e rossi a Bagnara Calabra, i forzuti sono a Palmi che trasportano la
Varia»); così diceva un vecchio detto
popolare palmese, riferendosi alla Varia di Palmi.
La varia di Palmi è una festa popolare cattolica che si
svolge in onore di Maria Santissima della Sacra Lettera, patrona e
protettrice della città, l'ultima domenica di agosto con cadenza
pluriennale.
E’ la più grande manifestazione popolare calabrese e viene riconosciuta
come "patrimonio immateriale" delle regioni d'Italia dall'Istituto
Centrale per la Demoetnoantropologia rientrando, con altre quattro feste
religiose italiane, nel procedimento di riconoscimento da parte dell'UNESCO come "patrimonio immateriale
dell'umanità”.
La Varia o "Vara", è una nuvola a forma conica irregolare che
rappresenta l’assunzione al Cielo della Vergine Maria in corpo ed anima. In
realtà si tratta di una struttura, un carro sacro costruito su una base di
legno di quercia, chiamato “Ccippu” e sulla quale base viene montata una
struttura in ferro con ingranaggi girevoli che rappresentano il roteare degli
astri, per un’altezza complessiva di metri sedici e del peso di duecento
quintali. La gigantesca macchina viene trainata a spalla da 200 giovani detti
“mbuttaturi” scelti tra gli appartenenti alle cinque tradizionali corporazioni
che si riferiscono ai vecchi mestieri della città, per cui ci sono i contadini,
i carrettieri, i bovari , gli artigiani ed i marinai; ciascuna corporazione
viene schierata sotto una delle cinque travi collocate nel “Ccippu”; oltre ai
200 ‘mbuttaturi esistono due grosse corde lunghe 150 metri che servono per il
traino della struttura, alle corde si posiziona liberamente la cittadinanza. Sul “Ccippu” trovano posto i 12
apostoli; sui lati della nuvola a varie altezze troviamo gli angioletti che
sono bambine di età compresa tra i sette e gli 11 anni; in alto alla Varia un
giovane forte e coraggioso rappresenta il Padreterno; in cima una bambina
detta “Animella” (di età compresa tra i 10 ed i 12 anni scelta con votazione
popolare), rappresenta la Vergine Assunta in Cielo. I festeggiamenti hanno
inizio il giorno della Festa di San Rocco. Il 16 agosto alle ore 10.00 “U
Ccippu cala all’arangiara” vale a dire la robusta base in legno di quercia
viene trasportata nel sito ove sarà costruita la Varia e da dove essa partirà
con la spettacolare “scasata” alle ore 18.00 dell’ultima domenica di agosto.
Dalla mattina del 16 agosto le sapienti mani degli artigiani lavoreranno
incessantemente per costruire, allestire ed abbellire la complessa e maestosa
struttura.
…curiosità
La storia della Varia di Palmi trae
origini da quella messinese, in quanto si narra che durante un’epidemia di
peste scoppiata a Messina nel 1575, la città di Palmi, anch'essa colpita
lievemente dal morbo, mandò viveri in aiuto ai messinesi. Superata la calamità, la città di Messina, devota
alla Madonna della Sacra Lettera, in segno di riconoscenza verso la
cittadina calabrese, donò a Palmi uno dei preziosi capelli della Vergine.
Da qui il culto e la venerazione per la Madonna della Sacra Lettera,
patrona della Città di Palmi, così come a Messina.
Il termine “Varia” indica la “bara”, da cui derivò poi “Vara”, ovvero la struttura
che rappresenta l’assunzione di Maria in cielo.
L’ultima Varia risale al 2008, quest’anno la manifestazione riprende
dopo 5 anni.
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